Reading al XXXVIII Meeting per l’amicizia tra i popoli ( 2017)
Partecipano: Moreno Morani, Professore Ordinario di Glottologia all’Università degli Studi di Genova; Giulia Regoliosi, Direttore di Zetesis. Realizzazione scenica a cura di Adriana Bagnoli del Teatro Pedonale, con gli attori: Stefano Biasoni, Lorenzo Casati, Sara Gallotti, Miriam Gaudio, Alessandro Guerra, Martina Maffezzini.
Il comunicato stampa del Meeting
Le parole antiche e un reading “multimediale
Multimedialità e storytelling non li abbiamo inventati nel nuovo millennio. La nostra specie si racconta da sempre con suoni, parole e immagini. Dalla tradizione orale siamo passati a quella scritta qualche migliaia di anni fa, e molto prima abbiamo fermato per la prima volta le nostre immagini e quelle del mondo sui muri di una grotta spagnola. È un racconto lungo, che arriva da molto lontano, una narrazione che dobbiamo riconquistare. Una storia, una tradizione, una cultura, che possiamo dimenticare. Serve a capire chi siamo e a affrontare le sfide e le provocazioni della realtà che viviamo.
E tra suono, parola, poesia, pittura, musica, un vero percorso multimediale – non da “device” elettronico, ma con forza e impatto del teatro, di persone di fronte altre persone – Zetesis, associazione di insegnanti universitari e liceali, ha proposto al Meeting il tema della sopravvivenza della cultura classica. Lo ha fatto con il reading teatrale “Durata e perennità. Parole di antichi rivissute da moderni” (ore 19:00, Sala Poste Italiane A4). Sul palco docenti e studenti: Moreno Morani, professore ordinario di glottologia all’Università degli studi di Genova; Giulia Regoliosi, direttore della rivista Zetesis; i giovani attori Stefano Biasoni, Lorenzo Casati, Sara Gallotti, Miriam Gaudio, Alessandro Guerra, Martina Maffezzini. La realizzazione scenica è statacurata da Adriana Bagnoli del Teatro Pedonale.
Il racconto si è svolto con una scansione composta da 5 temi: la notte, le cicale, la primavera, le foglie, la preghiera per l’amico che muore. Il tessuto narrativo ha intrecciato insieme i fili di un viaggio diacronico tra testi greci e latini, Omero, Esopo, Apollonio Rodio e poeti del ‘900, quali Garcia Lorca, Salvatore Quasimodo o Rainer Maria Rilke. Voltano le pagine dei capitoli le musiche di Schubert, Monteverdi o una struggente ballata anni ’70 della cantautrice argentina Maria Elena Whalsh. E a rendere ancora più intesa e coinvolgente la rappresentazione hanno contribuito le immagini. Quadri straordinari di correnti quali l’espressionismo, il realismo o l’iperrealismo americano. Un viaggio alla scoperta di parole che ci dicono e continueranno a dirci semplicemente cosa siamo. Leggibili e comprensibili da ogni persona.
La rappresentazione di Zetesis, parla di gioia, dolore, speranza, paura, amore. Guida verso una riscoperta, verso la riconquista di una parte del racconto dell’uomo. Un cammino, come ricorda il reading, che è meglio cominciare dall’inizio. Tra i testi e le parole dove è cominciato.