Home Traduzione Per una storia delle traduzioni italiane dell’Iliade

Per una storia delle traduzioni italiane dell’Iliade

by Mariapina Dragonetti

di Moreno Morani


La storia delle traduzioni italiane dell’Iliade costituisce un paragrafo ancora da scrivere della nostra storia letteraria. Un approfondimento della questione darebbe adito a risultati interessanti su tre versanti almeno: quello della storia letteraria italiana (dal momento che anche la traduzione concepita con fini non meramente strumentali può a ragione rivendicare un suo posto nella storia della letteratura); quello della fortuna degli studi classici in genere e di Omero in particolare nel nostro Paese nonché del ruolo che questi hanno rivestito attraverso i secoli nella nostra cultura e nella nostra società; e infine quello della traduzione, della sua storia e della sua pratica. Su quest’ultimo punto in particolare vorremmo qui brevemente soffermarci. Il problema della traduzione sta riscuotendo, da qualche decennio a questa parte, in stretta relazione coi più recenti sviluppi della linguistica teorica, un interesse crescente, anche per i risvolti di carattere generale che vi sono necessariamente implicati, e, benché lavori di ampio respiro centrati esplicitamente su tale problema siano stati prodotti con frequenza sempre maggiore a partire dall’epoca umanistica, è solamente nella seconda metà del nostro secolo che esso si è imposto all’attenzione dei linguisti con un’importanza assolutamente sconosciuta nelle epoche precedenti, e negli ultimi anni, sgombrato il campo da alcuni tenaci pregiudizi che avevano di fatto inaridito una possibilità di indagine approfondita, si è giunti ad una prima sistemazione su basi scientifiche della questione. L’interesse per lo studio teorico della traduzione ha imposto anche di approfondire le diverse prospettive secondo cui essa è stata vista storicamente nei secoli e le varie e mutevoli proposte di soluzione via via delineatesi coerentemente con gli sviluppi dei gusti letterari, e si è di conseguenza cominciato a delineare la storia dell’idea di traduzione. Raramente però si è tentato di verificare quanto le idee sulla traduzione proposte nelle diverse epoche coincidessero con la pratica concreta del tradurre. Questo particolare risvolto del problema può essere studiato con la speranza di più fecondi risultati solo se si concentra l’attenzione sulla fortuna traduttiva di un unico testo letterario: tale modo di procedere presenta l’innegabile vantaggio di osservare dal vivo il proporsi di soluzioni continuamente diverse a problemi omogenei, mentre finirebbe per essere inevitabilmente dispersivo un esame sincronico o diacronico di un numero elevato di versioni da testi differenti che presentano di necessità problematiche proprie e contrastanti, derivate anche dal diverso carattere degli originali.

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