a cura di L. Cioni, G. Regoliosi, P. Tamburini, Rizzoli, 1998
a cura della Redazione
Si tratta di un’antologia che presenta trentun brani, con testi originali a fronte, tratti dalla letteratura greca e latina; testi lontani, legati a una civiltà avvertita come irrimediabilmente passata, che invece appaiono ancora in grado di offrire spunti di riflessione per la vita di oggi. Sono espressione di quella nostalgia di Dio che eternamente abita la ragione e il cuore dell’uomo, e che nella sua forma più umile e insieme più alta si traduce in domanda. Grido disperato, ribellione all’impossibilità sperimentata di realizzare la propria pretesa di dominio sulla vita e sulla storia, o semplice stupore davanti alla percezione intuita di un destino che in qualche modo interviene nelle vicende terrene. Nella preghiera degli antichi affiora la richiesta che il Mistero che tutto regge si manifesti.
Dalla Premessa:
Quale motivo può avere offrire oggi ai lettori una scelta antologica di preghiere formulate da greci e da latini?
Sono testi lontani, appartenenti a una civiltà – quella classica – avvertita come irrimediabilmente passata e per di più priva di suggerimenti per tanti che, da molto tempo oramai, si sono abituati a concepire la storia e il cosmo a prescindere da Dio.
Sono qui raccolti trentuno brani di preghiere antiche, senza alcuna pretesa di completezza, quasi come un invito alla lettura. Il lettore potrà farsi un’idea della religiosità del mondo classico, attraverso la presentazione di preghiere disposte in ordine cronologico.
Il nostro intento è quello di dar voce alla nostalgia di Dio che sempre abita la ragione e il cuore dell’uomo, attraverso il senso di dipendenza che i classici ci hanno lasciato in eredità per mezzo della parola.
Certamente avvertiamo la differenza tra l’antichità classica e tutti i mutamenti avvenuti nella civiltà occidentale a partire dall’avvenimento del Cristianesimo.
Ma ci preme troppo che non vada perduto quel richiamo a una autentica religiosità che abbiamo imparato trovare risposta nella croce e nella risurrezione di Gesù e nell’esistenza stessa della Chiesa.
I testi prescelti vogliono documentare questa religiosità che si esprime in domanda, perché sappiamo che in quest’ultima risiede non l’umiliazione, ma la suprema dignità dell’uomo.
(…)
Alcuni testi compresi nell’antologia sono stati ripresi anche nel nostro sito alla pagina Documenti sulla religiosità degli antichi