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Alain Surget

by Mariapina Dragonetti

di Giulia Regoliosi


La serie di Julius

Le dernier secret de Pompei, 2006

Le crime de l’empereur, 2006

Romanzi per adolescenti, curiosamente simili per ambientazione alla serie della Lawrence: epoca di Tito, anzi coinvolgimento dell’imperatore e del fratello Domiziano, il tema di Pompei, Plinio il vecchio… L’ispirazione sembra probabile. Qui c’è di particolare una scrittura che ha una certa pretesa letteraria: si vedano nel primo romanzo le ampie descrizioni paesaggistiche di Pompei e dintorni, nel secondo soprattutto gli incipit dei capitoli (nonché una grande varietà di insulti pittoreschi). I personaggi sono piuttosto deboli: Julius è un liberto d’origine greca che fa l’investigatore, anzianotto e corpulento; con lui vive una giovane nipote orfana, Flora, che la passione di cacciarsi in guai assurdi; è amica di un giovane scultore di scarse capacità artistiche, decisamente succube di lei e ferocemente geloso. Nessuno dei tre è particolarmente interessante e credibile.

Il primo romanzo, ambientato in occasione dell’eruzione del Vesuvio, mescola moventi politici e questioni interne alla città, in modo un po’ confuso. Il secondo, decisamente più interessante, lascia sullo sfondo la questione della politica imperiale e introduce il topos degli assassini seriali, con discreti colpi di scena fino al finale.
Gli ardimenti linguistici non sono pochi: nel primo romanzo domus è considerata maschile (viene precisato anche in nota).

Nel secondo passa al femminile ma fa al plurale domi, mentre spectacula nel senso di anfiteatro (in nota si nega che quest’ultimo termine sia usato prima del II sec. d.C., ma lo usa già Vitruvio) è femminile singolare; il femminile di venatores è venatares, ecc. In compenso troviamo una quantità di nomi di vesti da donna, cymatile, patagiata, crocotulaplumatileralla e quant’altre.

La serie Les enfants du Nil

Le secret de Vercingétorix, 2005

Julius pubblica una serie decisamente per bambini, di cui presentiamo un esempio. Tre amici decenni, due egiziani (Imeni e Cléo) e un greco (Antinous), più un fennec (una piccola volpe del deserto), vivono diverse avventure fra l’Egitto, Roma e la Gallia, al seguito di Cesare e Cleopatra. Nel romanzo che proponiamo si recano in Gallia in occasione della fondazione di una nuova città, la futura Lione. Una vanteria di Cléo, che dichiara di essere figlia di Cesare e Cleopatra, fa sì che la spedizione sia seguita da nemici sconosciuti e che una ragazzina locale cooperi al rapimento della presunta principessa. Il riscatto per la restituzione di Cléo è la liberazione dalla prigionia di Vercingetorige, naturalmente impossibile. Grazie ad un espediente della bambina rapita, i suoi due amici riescono a ritrovarla; la ragazza galla, che ha raccontato le ragioni del suo tradimento, viene perdonata e aiutata a fuggire in un modo ben poco credibile. Romanzo grazioso, ben informato e non troppo didascalico.

Menace à Olympe, 2013

Un romanzo scopertamente didascalico, con molte informazioni sia sulle Olimpiadi sia sulle istituzioni e vicende ateniesi dell’età di Pericle; ci sono molti termini greci accuratamente traslitterati e brevi note storico/istituzionali.
Per contro la vicenda è poco credibile: un giovane artigiano che sta per partire per le Olimpiadi sente un colloquio che contiene progetti di accuse o violenze contro due persone; viene scoperto e per tutta la vicenda olimpica (dove vince al pentathlon stupefacendo i lettori date le cattive prove nell’allenamento) è spiato e oggetto di attentati; nel frattempo la sorella gemella prosegue le indagini travestendosi, partecipando di nascosto all’ecclesia, cercando Aspasia e Pericle, sfuggendo ad un attentato in casa, catturando di notte un ladro sull’acropoli…tipica ragazza ateniese del V secolo!
Si riscatta con un paio di sorprese finali. Un po’ patetica l’amicizia fra giovane ateniese e giovane tebano.