El hombre de Esparta, la tragedia de Isómaco de Atenas, 2005
L’autore, un giovane non addetto ai lavori (è laureato in giurisprudenza e giornalismo) dedica molta parte della sua attività alla valorizzazione della cultura classica, e quest’opera prima ne è la prova e ne risente. Ambientata ad Atene, poi a Delfi e a Platea alla vigilia della guerra del Peloponneso, per circa metà è apertamente didascalica (storia, personaggi, miti, istituzioni, ecc.); in seguito mescola a questo aspetto temi più ambiziosi: il tema del destino che travolge l’areté degli uomini e delle città e il tema del passaggio del giovane all’età adulta (si tratta dell’io narrante). Il whodonit è molto scoperto, nonostante ricorra un esempio di analisi deduttiva; troviamo un topos alla Nicholas Nickleby.