Intervento di G. Regoliosi al Laboratorio Penalistico presso l’Università di Palermo ( 13 marzo 2006)
a cura della Redazione
Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo la prof. Giulia Regoliosi ha svolto un’ampia relazione, dal titolo “Atene e la parola”. La relazione si inseriva nel quadro dell’interessante iniziativa seminariale “Laboratorio Penalistico 2006, dal dramma classico alla simulazione processuale”, elaborata e proposta dal prof. Vincenzo Militello, ordinario di diritto penale presso l’Università di Palermo. Il seminario, già attivo da diversi anni, si propone di fornire agli studenti un’occasione di trattare casi pratici di rilevanza penale, stimolandoli all’elaborazione di tesi accusatorie e difensive in relazione ai fatti esaminati ed alla loro rilevanza penale, prendendo spunto da testi teatrali moderni e film (come è avvenuto nelle passate edizioni del Seminario) o da tragedie greche, come è il caso di questa edizione 2006: la scelta delle tragedie oggetto di lettura è caduta sulle Troiane e sull’Ecuba di Euripide, che, oltre ad essere le tragedie rappresentate nel corso degli spettacoli proposti a Siracusa dall’INDA, si prestano molto bene a una lettura “processuale”, per la presenza di scene e momenti che propongono dispute accese tra personaggi che assumono l’aspetto di veri e propri dibattiti processuali.
La relazione della prof. Regoliosi ha delineato il senso del tragico e il valore della parola in Grecia, e si è conclusa con una presentazione della tragedia Le Troiane di Euripide.
Alla relazione, preceduta da un’ampia introduzione del prof. Militello che ha presentano il valore e sugli scopi dell’iniziativa, ha fatto seguito una lettura scenica quasi integrale della tragedia, curata dagli studenti Giovanni Vesco e Luca Lucchesi. Pur nella sobrietà del contesto, la lettura si è avvalsa di soluzioni teatrali molto interessanti (per esempio la lettura contemporanea dei cori in due diverse traduzioni, una più poeticamente sostenuta e una più moderna e prosastica, leggermente sfasate così che l’ascoltatore potesse continuamente mettere a confronto le due diverse versioni del testo greco) ed è stata seguita con molto interesse dai numerosi studenti presenti.
L’intensa mattinata si è conclusa con un dibattito, in cui sono intervenute varie voci di docenti e studenti, che hanno messo in rilievo diversi aspetti, giuridici, teatrali, linguistici, poetici della tragedia presentata.
L’iniziativa seminariale è proseguita con una presentazione dell’Ecuba, a cui hanno fatto seguito alcune lezioni di diritto processuale, e infine una gara tra squadre di studenti che hanno simulato una competizione processuale.
Per quanto riguarda in particolare l’intervento di Zetesis, dobbiamo sottolineare l’interesse e la novità che ha costituito per noi la partecipazione a questa iniziativa. Avendo avuto occasione di collaborare con studiosi di discipline giuridiche, siamo stati sollecitati a una lettura della tragedia che ci ha permesso di verificare ipotesi nuove aprendo prospettive di lavoro interessanti e promettenti.