Home Biografie romanzate Claudia Salvatori, Il sole invincibile – Eliogabalo, il regno della libertà

Claudia Salvatori, Il sole invincibile – Eliogabalo, il regno della libertà

by Mariapina Dragonetti

2011

a cura di Giulia Regoliosi


La biografia dell’imperatore Vario Avito Bassiano (solo dal IV secolo venne citato col nome del dio di Emesa) fa parte di una serie curata da V. M. Manfredi col titolo generale Il romanzo di Roma, attualmente comprendente nove titoli. Nell’intenzione del curatore, quindi, si tratta di biografie romanzate che costituirebbero nel loro insieme un grande affresco storico.

L’autrice utilizza come fonti Cassio Dione, Erodiano e l’Historia Augusta, fondendole con una certa libertà ma quasi sempre attenendosi ai fatti noti e accettati come plausibili. La controversa figura del ragazzo di Emesa, erede del sacerdozio del dio del sole siriano e divenuto giovanissimo imperatore di Roma per la volontà e la forte personalità delle donne della famiglia, soprattutto la nonna Mesa cognata di Settimio Severo, è presentata in una narrazione lunga e dettagliata, fin eccessivamente particolareggiata. Attraverso le insistite vicende sessuali e le bizzarre frequentazioni l’autrice fa emergere un carattere inquieto e trasognato, misticheggiante e spiritoso, generoso e illuso, il cui ideale inappagato sarebbe una sorta di divinità unica, comprensiva di tutto e tutti. La narrazione è spesso sgradevole, di lettura non proprio attraente; soprattutto sembra di cogliere un giudizio che lascia perplessi: veramente il comportamento sopra le righe di Avito era tutta buona fede? veramente “il regno della libertà” è una definizione corretta (fra l’altro la tolleranza religiosa a lui attribuita risulta storicamente del cugino e successore Alessandro)? veramente Avito è stato una vittima della storia, della cultura, dello sradicamento, dell’intolleranza e del moralismo romani?

La presentazione dei cristiani, i due rivali Callisto e Ippolito e altre figure minori, accentua la perplessità, introducendo l’idea che l’unica posizione religiosa corretta sia il sincretismo di Avito, che peraltro si riduce all’identificazione di ogni divinità nel dio di cui è ministro.