Lettura-spettacolo al XXX Meeting per l’amicizia fra i popoli (2009)
All’interno del XXXI Meeting dal titolo”La conoscenza è sempre un avvenimento” è stato presentato a cura della Redazione di Zetesis il reading Conoscenza: dolore e dono dall’ Orestea di Eschilo
Traduzioni di Moreno Morani e Giulia Regoliosi.
Regia di Andrea Carabelli.
Partecipano: Matteo Bonanni (Agamennone), Adriana Bagnoli (Clitennestra), Francesco Mandelli (Oreste), Caterina Radaelli (Elettra), Elisabetta Chirico (Atena), Carlo Mariani (Apollo), Caterina Amigoni (Cassandra), Luca Manes (Pilade). Il coro dei ragazzi del Liceo Carducci di Milano e del Liceo Don Gnocchi di Carate Brianza: Caterina Amigoni, Elena Brambilla, Elisabetta Chirico, Veronica Colciaghi, Domiziana De Carolis, Chiara Filippi, Monica Giordano, Francesca Illuzzi, Francesco Mandelli, Luca Manes, Emanuele Manfrè, Carlo Mariani, Daria Necchi, Francesca Paleari, Cristina Picariello, Andrea Podini, Marta Poggi, Caterina Radaelli, Federica Riva, Caterina Roi, Simone Rossi, Vera Salimbeni, Irene Schieppati.
Dal Quotidiano Meeting la cronaca dell’evento:
[…] Hanno fatto un gran lavoro i ragazzi del “Carducci” di Milano e del “Don Gnocchi” di Carate Brianza. Per una settimana, sul lago di Lecco, 23 studenti hanno formato una vera e propria compagnia teatrale e hanno sviscerato la trilogia di Eschilo (“Agamennone”, “Coefore”, “Eumenidi”) con l’aiuto di insegnanti e attori professionisti. Alla fine, grazie a Zetesis e all’associazione Studi imperfetti, hanno messo in scena, questa mattina, al Teatro Frecciarossa dello Stato, zeppo di coetanei, “Oreste, conoscenza: dolore e dono”.
Inevitabili i tagli, ma la trilogia (tradotta da Giulia Regoliosi e Moreno Morani) non ha perso di efficacia: il ritorno di Agamennone e il ricordo del sacrificio della figlia Ifigenia, immolata perché gli dei fossero propizi ai Greci in partenza per Troia; la morte, per mano della moglie Clitennestra, di Agamennone e di Cassandra, la profetessa che l’eroe greco aveva portato come schiava dall’impresa vittoriosa; la vendetta di Oreste che uccide la madre Clitennestra e il suo amante Egidio; il giudizio finale di Atena che proclama innocente il giovane matricida.
La conclusione, secondo gli autori, ha un significato molto più complesso di quanto non sembri. Pallade istituisce un tribunale all’aeropago di Atene e, vista la votazione pari, si pronuncia in favore di Oreste e placa le Erinni, che in nome del vincolo di sangue reclamavano la punizione del giovane. “Significa che è necessaria la presenza divina per ordinare il caos umano. Il dolore di Oreste e degli altri personaggi è dono, unica possibilità di conoscere la verità, di essere responsabili, di essere uomini e quindi eroi”.