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Internet e mondo classico

by Giorgio Zangrandi

di Redazione


A partire dal numero 2-2000 Zetesis ha iniziato una rassegna critica dei siti attinenti al mondo classico, e in particolare a quelli promossi da scuole. Mentre la pagina dei links elenca semplicemente una serie di indirizzi che possono interessare il nostro visitatore, questa rassegna si propone di dare anche un giudizio per un primo orientamento e di segnalare iniziative (soprattutto di docenti e studenti) che meritano comunque una visita. Mettiamo in rete parte del primo articolo dedicato a questa tematica, rendendoci perfettamente conto che il carattere cangiante e in continua evoluzione della rete rende la recensione di siti assai più precaria ed effimera della recensione di libri o di altri strumenti multimediali. È possibile che parte più o meno cospicua del materiale non sia più disponibile, o che altro materiale nuovo si sia aggiunto nei siti indicati, o che qualcuno degli indirizzi qui segnalati non esista nemmeno più. Ci sembra ugualmente utile, però, ripubblicare nel sito l’articolo apparso su Zetesis (con qualche taglio, riguardante soprattutto la riproposizione di siti già menzionati nella pagina dei Links), dal momento che il nostro lavoro non intende inseguire l’attualità, ma vuole essere anche una memoria storica di progetti e iniziative che si proponevano comunque una riflessione, talvolta molto seria e matura, talvolta un po’ ingenua, sul valore degli studi classici. La recensione di siti è proseguita nei numeri successivi di Zetesis, e le pagine relative all’argomento saranno gradualmente riprese sul sito.

1. Siti legati a istituzioni universitarie o centri di ricerca.

Un elenco molto dettagliato dei siti appartenenti a questa categoria si può provare nella Rassegna che si trova all’interno del sito del Dipartimento di Storia Antica dell’Università di Bologna: messa a punto e continuamente aggiornata da Alessandro Cristofori (tanto da venire indicata spesso semplicemente come “sito Cristofori”) e intitolata “Rassegna degli Strumenti Informatici per lo Studio dell’Antichità Classica”, essa si presenta come il corpus più completo e aggiornato in questo ambito. La pagina introduttiva del sito, il cui indirizzo è <http://www.economia.unibo.it/dipartiment/stoant/rassegna1/intro.html>, è articolata nelle seguenti sezioni: PresentazioneNovitàGateways e GuideFonti letterarieFonti epigrafiche, Fonti papiraceeFonti numismaticheDocumentazione archeologica e immaginiGeografia e cartografiaRiviste elettronicheLa ricerca bibliograficaBiblioteche elettronicheMateriali didattici, Le strutture della ricerca scientifica sulla antichità classicaGruppi di discussioneInformazioniMusei e mostreAltre risorse elettronicheSoftwareDicono della Rassegna. Ognuna di queste sezioni è poi articolata in sottosezioni: ad esempio all’interno della sezione Materiali didattici troviamo le tre sottosezioni Guide e grandi progetti didatticiCorsi online, Software per la didattica; all’interno della sezione Informazioni troviamo le quattro seguenti categorie: Annunci di lavoro, Cataloghi librariConvegniIndirizzari. La Rassegna non è un puro e semplice elenco, in quanto ognuno dei numerosissimi siti indicati viene presentato in modo sintetico, ma con un numero adeguato di informazioni per poter avere un’idea sulla validità del materiale contenuto e sull’importanza che esso può avere per i fini che si vogliono conseguire: in poche parole lo studioso ha a propria disposizione una serie vastissima di punti di riferimento a cui fare capo, e inoltre tramite la Rassegna può accedere anche a siti di contenuto analogo forniti da altre istituzioni straniere, come il tedesco KIRKE (Katalog der Internet-Ressourcen für die Klassische Philologie aus Erlangen) curato da U. Schmitzer (<http://www.phil.uni-erlangen.de/~p2latein/ressourc/ressourc.html>) o l’americano Electronic Resources for Classicists: the second generation, messo a punto dagli studiosi dell’Università di Irvine (California).

 Il materiale che interessa il classicista e che viene recensito dal Cristofori è imponente: oltre a strumenti ormai indispensabili per qualunque classicista che voglia elaborare un qualsiasi testo per mezzo di un computer, come i numerosi software per scrivere in greco, vi sono i corpora di testi classici o tardo-antichi, spesso monumetali e in alcuni casi divenuti di uso ormai corrente (tra essi l’ormai famosissimo TLGThesaurus Linguae Graecae, che contienepraticamente tutti i testi della letteratura greca dalle origini fino alla Patristica; il più recente BTL Bibliotheca Teubneriana Latina, di cui si è discusso anche sulle pagine di questa rivista; i due CD-ROM contenenti i principali testi della letteratura latina cristiana antica e medievale, frutto della collaborazione tra l’editore Brepols e l’Università Cattolica di Lovanio; la preziosa, ma costosissima versione elettronica della Patrologia Graeca Latina del Migne, per citare solamente qualcuno tra i più noti), il software necessario per l’utilizzazione e l’interrogazione di alcuni di tali corpora, fino all’indicazione di strumenti assai più raffinati e specialistici, come il CTE, che consente di creare edizioni critiche di testi, o di siti molto particolari curati da singoli studiosi. Ma non insisteremo ulteriormente su questa prima tipologia di siti, poiché gli interessati ad approfondire la conoscenza di questo materiale potranno facilmente trovare le informazioni necessarie nella stessa Rassegna del Cristofori.

2. Siti di interesse didattico o collegati con istituzioni scolastiche; siti personali.

All’interno di questa categoria possiamo distinguere tra siti con prevalente interesse didattico (e quindi indirizzati a proporre informazioni di base, spesso anche semplicemente ricette per venire incontro a richieste dei visitatori) e siti con prevalente interesse culturale.

Segnaliamo innanzitutto alcuni siti che si propongono di venire incontro a esigenze didattiche immediate o che forniscono consulenza per il superamento di problemi quotidiani (versioni difficili, argomenti di programma non capiti, suggerimenti per relazioni o percorsi e così via).

Merita di essere segnalata in modo più particolareggiato, sia per la buona qualità del materiale fornito sia per la sua popolarità (il contatore segnala più di trentamila contatti), la Pagina Latina discipulorum <http://home.studenti.it/latino> (PLD). Il sito, che si presenta con una grafica semplice, ma sobria ed efficace, è frutto del lavoro di una redazione molto giovane, per la maggior parte studenti del liceo classico D’Azeglio di Torino, con l’apporto di uno studente universitario della “Sapienza” di Roma: unico non studente è Luigi Chiosi, che si presenta come “ingegnere e grande appassionato di latino” e fornisce anche dalle pagine del sito consulenza agli studenti (tutor on line) sotto lo pseudonimo di Aiace Telamonio. Come si apprende dalla nota fornita dalla Redazione, la PLD nasce nel luglio del 1998, e nel 1999 entra a far parte di studenti.it (un insieme di siti autogestiti da studenti di tutta Italia). «In questo periodo – scrive l’autopresentazione del sito – la PLD ha conosciuto uno sviluppo straordinario: arrivano appunti, suggerimenti, viene creata la ML <discipulus@egroups.com> (grazie al prezioso aiuto di Damiano Morelli di Roma) e si aggiungono moltissime nuove sezioni a quella che era soltanto una paginetta di versioni e appunti su svariati argomenti. Di conseguenza aumentano le visite e le recensioni dagli altri siti». Nuovi collaboratori e un più intenso lavoro di redazione contrassegnano l’anno 2000, che vede un notevole accrescimento del materiale presente nel sito. La pagina iniziale, che si apre con un motto latino continuamente rinnovato (Ipse dixit), rimanda tra l’altro a una rubrica di recensione di siti, a una traduzione online dek De senectute di Seneca, a una pagina sui generi letterari, a un’analisi di commedie plautine, a una pagina di invito alla discussione sul la validità del latino (De Latini sermonis utilitate), a una rubrica su Latino e multimedialità, e infine a una sezione di Chat inter nos. Per avere un’idea più precisa del tipo di materiale offerto, diremo che la rubrica su Plauto contiene una Griglia di analisi e comprensione dell’Aulularia, che si articola nei seguenti paragrafi: Analisi strutturaleLuoghiTempoI personaggiLinguaggio. Redatta da uno studente, l’analisi pare complessivamente di buona fattura e può rivelarsi di discreta utilità per l’uso scolastico (ripasso, rilettura, riflessione, approfondimento, preparazione di percorsi e così via). Purtroppo si è infilata in questa sezione, evidentemente per una svista, anche l’Andria! Non vi è dubbio che si tratti di una svista, benché clamorosa, perché nel corso dell’analisi più volte viene correttamente nominato come autore della commedia Terenzio. La rubrica De Latini sermonis utilitate permette di percepire in modo fresco e spontaneo la voce degli studenti che offrono le loro personali convinzioni e considerazioni sull’importanza o le sulle motivazioni dello studio del latino: nella panoramica di risposte, positive e negative, alla domanda proposta si leggono affermazioni sensate e ragionevoli (ad esempio un visitatore che si nasconde dietro lo pseudonimo di Aśoka scrive che la lingua e la cultura latina sono «la base dell’odierna Europa», un altro ritrova nell’Umanesimo e nella sua astratta codificazione della lingua e dello stile latino le ragioni del declino della lingua latina, un altro ancora segnala il rapporto esistente tra lingua e cultura moderna e latino rifacendosi «al caro buon vecchio latino, quasi fosse un lontano parente», altri infine sottolineano l’importanza anche pratica dello studio del latino per permettere un minimo di comunicazione tra europei di lingua diversa, e così via) accanto ad argomentazioni più bizzarre («l’aquila e la legge di Roma hanno stretto in un unico abbraccio le genti del Mediterraneo … Un legionario non si chiede perché parla la lingua che conosce da quando è nato»): ma va ricordato che si tratta per la maggior parte di motivazioni che provengono da un pubblico giovanile, e di fronte a qualche loro ingenuità non si dovrebbe dimenticare che non di rado opinionisti e intellettuali hanno scritto dalle pagine di quotidiani e periodici argomentazioni  di segno negativo anche più banali. Le rubriche che abbiamo presentato fin qui costituiscono un po’ una cornice del sito vero e proprio, la cui sostanza principale è contenuta nelle otto sezioni TeoriaPraticaCorsoLetteraturaL’angolo del ProfMailing ListForumEt cetera. Se prescindiamo dalle due rubriche per così dire di servizio (Mailing ListEt cetera) e ricordiamo brevemente che Forum, curato da Aiace Telamonio,è destinato prevalentemente alla consulenza (e risponde a richieste di aiuto formulate da studenti, richieste che spesso hanno l’intonazione della supplica o dell’implora­zione, in qualche caso sotto l’urgenza immediata di una versione da presentare, tanto che la richiesta indica anche in modo perentorio la scadenza entro cui deve arrivare la risposta, p.es. «entro stasera»; e in qualche caso ci troviamo di fronte a richieste come la seguente: «Ho un problema. Non ci capisco un cavolo di latino. Sai mica qualche libro che mi potrebbe aiutare?»), il contenuto principale del sito si deve cercare nelle prime cinque rubriche. In Teoria troviamo lezioni di grammatica (per esempio su gerundio e gerundivo, o sugli usi di cum o di ut), in qualche caso accompagnate da test con autocorrezione (che dovrebbero però essere di pertinenza più della rubrica Pratica): merita di essere segnalata la chiarezza con cui in genere gli argomenti sono trattati, con un taglio solitamente meno teorico di quanto si abbia nelle grammatiche tradizionali, in linea quindi con le esigenze di praticità che stanno a fondamento del sito: unica piccola considerazione che ci sentiremmo di segnalare è il fatto che la trattazione sembra in taluni casi più orientata alla traduzione dall’italiano al latino che viceversa, il che contraddice un po’ la filosofia che ispira il sito, in quanto nella pratica scolastica la versione dall’italiano ha un posto ormai limitato: non vogliamo però imputare agli estensori del sito una colpa che non hanno: benché lo studio del latino sia orientato alla lettura di testi, e quindi vi sia una netta prevalenza di versioni dal latino, le grammatiche generalmente in circolazione, fedeli eredi di testi utilizzati nel secolo XVIII o XIX, trattano gli argomenti grammaticali come se si dovesse partire da un testo italiano per arrivare alla formulazione di una frase latina. Rinunciamo comunque a ulteriori considerazioni su questo argomento, che abbiamo già trattato in altre occasioni. Nella rubrica Corso si ha uno svolgimento più sistematico di argomenti di grammatica latina: si tratta di lezioni che possono essere scaricate direttamente sul propri computer e il cui fine è quello di «dare una mano agli autodidatti». Nella Letteratura si hanno brevi presentazioni di autori, corredate da antologie di brani: le indicazioni biografiche sono condensate in poche righe (una ventina, negli autori che abbiamo consultato), e contengono, con sintesi in genere efficaci, le notizie essenziali che lo studente deve avere presenti: anche qui dunque qualcosa che non corrisponde esattamente a quanto è contenuto nel manuale tradizionale di letteratura, ma una sintesi che richiama allo studente fatti essenziali e nello stesso tempo gli segnala aspetti importanti su cui orientare la propria riflessione personale o il proprio approfondimento. L’angolo del Prof contiene tre sottosezioni: Metodologia della traduzioneProsodia e metricaConsigli vari. Come si può arguire dalla presentazione, necessariamente abbreviata e sintetica, che abbiamo finora condotta, il materiale presente nel sito è veramente notevole, e si accresce periodicamente: sintesi, lettura di testi e approfondimenti sono presenti in maniera equilibrata: nell’insieme ci sembra che il sito da una parte soddisfi in modo adeguato alle esigenze di natura scolastica e didattica a cui si impegna di rispondere, dall’altra impegni gli studenti anche a una riflessione sulle motivazioni, sulle potenzialità e sui possibili frutti educativi che lo studio del latino offre alle giovani generazioni del terzo millennio, e infine costituisca uno strumento notevole per promuovere in modo intelligente lo studio del latino proponendo una possibilità di studio della lingua anche a quanti intendono riprendere o iniziare ex novo da autodidatti: una categoria di persone troppo spesso ignorata e trascurata. Ci sembra insomma che si tratti di un’iniziativa positiva e ci auguriamo che la giovane redazione che cura il sito possa proseguire nella linea fin qui adottata, e che possa allargare in un prossimo futuro l’oriz­zonte anche al greco.

Il sito che abbiamo descritto non è il solo dedicato alla didattica del latino con l’obiettivo di dare pratica e immediata risposta alle domande degli studenti. Orientati in questo senso sono per esempio CyberLatinus <http://utenti.tripod.it/CyberLatinus>, che intende sintetizzare le regole della grammatica latina, o il sito <http://www.splash.it/latino>, che presenta la traduzione italiana di vari passi di autori latini e una iniziale raccolta di brani di versione. Rimandiamo ad altra occasione la presentazione di siti molto ricchi e complessi, come il sito dedicato al latino nell’ambito del progetto Formazione aperta in Rete avviato dall’Università di Torino (indirizzo: <http://hal9000.cisi.unito.it/wf/DIPARTIMEN/Scienze_de/FAR/Corsi-in-r/Discipline1/Cultura-cl/index.htm>), il sito Linguam Latinam (<http://linguamlatinam.freeweb.sepereva.it>) o il sito Latinonline (<http://www.latinoline.it>), il cui interesse esplicitamente indirizzato alla prassi didattica è rivelato fin da una prima superficiale lettura della pagina di apertura, ove si legge che “Tradurre una versione non è mai stato così facile”, ed è altrettanto significativo il fatto che gli auguri natalizi siano accompagnati dal dono di «una versione sotto l’albero. Il nostro regalo per i più giovani». Que­st’ul­timo sito (di cui si può leggere una breve presentazione sul Corriere della Sera del 29 dicembre 2000) contiene una ricca biblioteca di testi latini, con più di 23 opere tradotte e 1500 pagine già a disposizione (Cesare, Cicerone, Seneca, Suetonio e altre ancora) e altre preannunciate come prossime (la Bucoliche, le Verrine). Oltre al materiale serio Latinonline contiene anche una sezione ludica, intitolata Latgames, che però non abbiamo ancora avuto occasione di visitare.

Altri siti, come detto, hanno prospettive e contenuti in cui l’interesse culturale prevale su quello didattico (che peraltro rimane sempre poco o tanto presente). Tra le iniziative promosse da scuole o da studenti segnaliamo il sito Letteratura greca curato dagli studenti di una classe (per la precisione la III C) del Liceo Publio Virgilio Marone (immaginiamo di Roma, sulla base dei numeri di telefono e fax forniti nella home-page, ma l’indicazione della città non compare in nessun punto del sito). Vi si trovano pagine di riflessione, giudizio e approfondimento sui seguenti argomenti di letteratura greca: Saffo (BiografiaTestiOpereTraduzioni e commentiApprofondimenti); La Tragedia (OrigineStrutturaOrganizzazione); Il dramma satiresco (Informazioni di carattere generale); Lisia (BiografiaOpere); L’oratoria (OriginiEpiditticaGiudiziariaPolitica). Si ha infine un breve Glossario che raccoglie «tutti i termini presenti nel sito». Notizie sui redattori che hanno realizzato il sito si trovano in una pagina a parte. Il sito merita di essere segnalato, sia per la buona organizzazione del materiale che vi è presentato (in modo particolare ci sembra interessante, per la ricchezza e la scelta della documentazione, la sezione dedicata a Saffo), sia per il taglio originale di alcune pagine. Alla base del sito vi è un serio lavoro di riflessione e di approfondimento di contenuti scolastici sicuramente personale, e il tutto indica come lo studio dei classici sia tuttora occasione di lavoro intelligente per le scolaresche, se adeguatamente sollecitate e motivate.

Da Zetesis 2001-1

Abbiamo iniziato nel numero scorso a recensire siti Internet che, in maniera diretta oppure incidentale, si occupano di tematiche inerenti il mondo classico. Proseguiamo in questo numero la recensione di alcuni siti, ribadendo che il materiale è vastissimo (troppo per poter dare una descrizione anche soltanto sommaria dell’esistente) e che la scelta dei siti è casuale, frutto di una nostra navigazione nella rete. Privilegiamo comunque in questo numero i siti collegati col mondo della scuola.

Tra i siti scolastici occorrerebbe innanzitutto distinguere tra siti per così dire ufficiali delle scuole e siti che nascono dall’iniziativa di studenti o insegnanti. I primi, pur dando spazio e diffondendo elaborazioni di docenti e insegnanti che affrontano tematiche scolastiche con tecniche multimediali, si propongono di dare notizie sull’istituzione scolastica, sulla sua storia, sul personale che vi opera, sui rapporti che la collegano al territorio, sulle sue iniziative e così via, aggiungendo eventualmente dati statistici o nomi degli studenti o addirittura, in qualche caso, le circolari interne: pertanto il desiderio di dare più ampia conoscenza della scuola e delle proprie iniziative si collega anche alla finalità di rendere più semplici e agevoli i collegamenti tra le diverse componenti della scuola, mettendo in rete anche notizie contingenti e di valore meramente pratico. In questa prima tipologia di siti gli ipertesti sono dunque contenuti in una cornice più ampia e toccano materie e problematiche differenti, oltre a quelle propriamente classiche. Nella seconda categoria sono compresi siti che nascono spesso dall’iniziativa di corsi o di singole classi, iniziative più o meno sollecitate e guidate da insegnanti, che si propongono di far conoscere gli esiti di un lavoro di riflessione e di approfondimento, mettendo a disposizione di altri studenti che si trovano in situazioni analoghe i frutti del proprio lavoro. Il fatto che questa seconda tipologia di sito sia molto diffusa, e che si trovino in numero elevato sulla rete siti riguardanti sezioni di programmi di latino o di greco, mostra come le materie classiche possano entusiasmare e sollecitare gli studenti del XXI secolo, facendo nascere il desiderio di proporre rielaborazioni personali e riflessioni sulle tematiche studiate.

Un sito scolastico che propone un paio di ipertesti che hanno attinenza col mondo classico è quello del Liceo Scientifico Donegani di Sondrio. Il primo è dedicato al mito degli Argonauti: la trattazione è suddivisa in diverse sezioni (La storiaI luoghiL’obiettivoLe difficoltàI personaggiCollegamentiLetture critiche); all’interno di ogni sezione è compre­sa poi la trattazione di diversi argomenti (p.es. la sezione dedicata ai personaggi tratta le figure di Giasone, Medea, Eracle, Orfeo, Teseo, Meleagro, Castore e Polluce, Peleo, mentre i Collegamenti rinviano a Era, Creonte, Clitennestra). Interessante la sezione dedicata al Mito, in quanto la prospettiva si allarga anche alle rielaborazioni moderne della vicenda degli Argonauti: vi troviamo infatti pagine dedicate al mito nella letteratura, al mito nella storia, al mito nell’arte e nella musica, ai «due mondi di Medea e Giasone». In sostanza, al di là di qualche inevitabile approssimazione o imprecisione, si tratta di un lavoro di notevole interesse, che dà modo di accostare in maniera intelligente la cultura greca e i suoi riflessi letterari e artistici moderni, un lavoro tanto più notevole e degno di apprezzamento, se si tiene conto del fatto che gli studenti che l’hanno realizzato non hanno nel loro curriculum l’insegnamento del greco, e quindi possono accostare il mondo greco in maniera soltanto indiretta. Il secondo ipertesto presentato dal Liceo Donegani comprende un progetto di respiro assai più ampio e molto articolato: si tratta della relizzazione di un ipertesto sul Beatissimum saeculum (da Nerva a Commodo). La pagina introduttiva descrive in maniera molto analitica le finalità del progetto e le modalità della realizzazione: le finalità previste sono quella del conoscere («Conoscere le caratteristiche dell’Impero romano del II sec. d.C.; Conoscere fenomeni e problematiche relativi alla politica interna ed estera del periodo storico preso in esame; Conoscere le ragioni “profonde” della crisi del mondo antico; Conoscere le espressioni artistiche del periodo; Conoscere le fonti utilizzate nello svolgimento dell’attività»),  dell’operare in relazione ai contenuti disciplinari, dell’operare in relazione ai nuovi saperi (imparare ad usare il computer e gli strumenti della multimedialità), dello storicizzare («Saper verbalizzare usando il linguaggio specifico; Essere in grado di stabilire confronti; Essere in grado di descrivere le fasi operative relative all’attività svolta; Saper illustrare il risultato finale del lavoro»); vi sono poi degli obiettivi trasversali, quali l’educazione alla collaborazione, alla realizzazione di un progetto comune, al rispetto di tempi e schemi, e così via. Come si vede, si tratta di un progetto molto interessante, che prevede anche in modo molto dettagliato una divisione in fasi (I fase: progettazione; II fase: attività di ricerca storica; III fase: elaborazione dei dati raccolti; IV fase: assemblaggio degli elementi prodotti; V fase: verifica e valutazione), una rigorosa scansione di tempi (28 ore per la prime quattro fasi) e una complessa suddivisione di compiti e responsabilità sia riguardo alle modalità del lavoro (docenti: chi, cosa fa, con quali strumenti: Alunni: cosa fanno, con quali strumenti, come [in gruppi/singoli]) sia riguardo ai contenuti del lavoro (suddivisione degli argomenti a gruppi di alunni e delega di una supervisione degli aspetti tecnici e formali ad altri alunni).

Un’iniziativa interessante è anche quella proposta dall’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Napoli, che realizza una pagina sui “Protagonisti del pensiero scientifico (dalle origini al­l’im­­pero romano)”: si tratta di undici schede dedicate a pensatori e scienziati greci che hanno contribuito in maniera significativa al progresso del sapere scientifico (in ordine alfabetico: Anassimandro, Anassimene, Archimede, Aristotele, Democrito, Eratostene, Erone, Euclide, Pitagora, Talete, Tolomeo), arricchite da alcune cartine che illustrano i luoghi in cui alcuni di questi personaggi hanno operato (p.es. la Sicilia nell’epoca di maggiore sviluppo scientifico) e infine una sezione che sviluppa, anche dal punto di vista storico, alcuni problemi scientifici (p.es. il teorema di Pitagora, il crivello di Eratostene), esorbitando però dai confini cronologici che dovrebbero limitare il sito. Una pagina introduttiva illustra in modo analitico finalità, obiettivi, metodi che hanno guidato la realizzazione di queste pagine, nonché i criteri a cui ispirarsi per la valutazione («Collaborazione con i compagni nel lavoro di gruppo; Impegno nel lavoro personale di produzione; Competenze acquisite rispetto agli obiettivi prefissati; Partecipazione alle fasi operative e pratiche»). 

Un lavoro di notevole impegno e spessore culturale è quello messo a punto da Luisa Coccia (http://digilander.iol.it/ostraca). Nella ricca e gradevole home-page, se prescindiamo dal link a due altri siti che non riguardano direttamente il mondo classico (il sito web del Liceo del Convitto Nazionale di Napoli e il sito web del Comitato Mamme Antismog, inseriti in questa pagina in quanto curati dalla stessa Coccia), troviamo quattro sezioni di nostra diretta pertinenza: le prime due svolgono una tematica di natura linguistica che ha un’immediata ricaduta didattica (La pronunzia del latino La pronunzia del greco), la terza svolge un tema di grande interesse culturale (Il paesaggio nell’immaginario poetico), e la quarta descrive il Museo Archeologico di Villa Arbusto a Lacco Ameno nell’isola di Ischia, che «illustra la storia di Ischia dalla preistoria all’epoca romana; di grande interesse i reperti archeologici provenienti dall’insediamento di Pithecusae, fondata nell’VIII sec. a.C. da Greci dell’Eubea, recuperati grazie agli scavi effettuati da G. Buchner dal 1952». Accenneremo solamente al fatto che le prime due sezioni offrono al visitatore un’informazione ricca e solidamente fondata e hanno dato avvio a un vivace dibattito, al quale hanno preso parte anche studiosi stranieri, ma vorremmo soffermarci in particolare sulla terza sezione, sia per il suo rilievo culturale sia perché mostra come lo studio dell’antichità classica offra molteplici possibilità di allargare glòi orizzonti dello studio nello spazio e nel tempo. La sezione è presentata come «Proposta didattica dedicata al paesaggio in poesia, con particolare riguardo per il mondo classico, inteso non come un insieme di elementi descrittivi, ma come complesso degli aspetti linguistici e delle scelte estetiche che concorrono alla formazione dell’immaginario relativo all’ambiente naturale». L’introduzione offre una serie di considerazioni sui rapporti che legano l’uomo greco alla natura, partendo dalla constatazione che «nel mondo greco la natura era profondamente sentita ed amata; l’ambiente era avvertito come un insieme unitario in cui l’uomo stesso era inserito accanto ad altre presenze vive ed operanti, siano esse atmosferiche, vegetali, animali o divine.» In particolare ci si sofferma sulla tematica del locus amoenus e del locus horridus, per riprendere una definizione del Curtius, al quale si rimanda con un apposito collegamento. Le caratteristiche sia del primo sia del secondo tipo di paesaggi sono brevemente descritte e poi studiate attraverso una selezione sufficientemente ampia di testi, richiamati sempre con le consuete tecniche multimediali (p.es. per il locus amoenus vengono offerti i segg. passi: Saffo fr. 2 V.; Platone, Fedro, 230; Teocrito, Id. VII. Le Talisie, 128-143; Virgilio, Ecloga II, 1-13; Orazio, carm. III, 13). Una seconda sezione svolge il tema del Paesaggio nelle arti figurative: anche in questo caso una sobria, ma densa trattazione offre al lettore una panoramica di storia dell’arte, arricchita da una serie di immagini significative, ed è questo un ulteriore elemento di interesse di questo sito che, oltre ad essere stato confezionato con stile molto gradevole, si impone anche per una serie di immagini pittoriche, sempre comunque collegate con la tematica svolta. Questa sezione offre al lettore quello che la terminologia corrente chiamerebbe un “percorso” (ci sembra limitativa la destinazione per il biennio che l’autrice suggerisce: la lettura di queste pagine può essere molto utile a studenti degli ultimi anni di corso, e anche a studenti universitari e insegnanti), ma mostra anche che per mettere insieme un percorso occorre la solida preparazione di chi conosce i testi e li sa scegliere, rielaborare e collegare. D’altronde, come si diceva prima, questo sito mostra anche come poche materie più del latino e del greco offrano la possibilità di creare collegamenti di ogni genere con qualunque altra parte dei programmi scolastici, sia nell’ambito letterario o artistico sia nell’ambito scientifico: è una considera­zione che facciamo in modo particolare per gli studenti della maturità, spesso in cerca di tematiche astruse e di collegamenti bizzarri (in qualche caso suggeriti anche dai loro stessi insegnanti), solo per il rifiuto preordinato di prendere in considerazione le materie classiche, che pure sono quelle che meglio si prestano per un’interazione con argomenti proposti da altre discipline.