1979, tr. it. Una fiamma inestinguibile. L’avventurosa vita di sant’Agostino, 2015
a cura di Giulia Regoliosi
L’autore, già noto in questa rubrica per le biografie romanzate di s.Elena e Attila, ha per la biografia di Agostino un vantaggio che non possedeva per quelle citate e le molte altre sue opere, cioè la possibilità di utilizzare il diario spirituale del suo personaggio, le Confessioni. Pur ricreando liberamente situazioni e figure, de Wohl segue il percorso tracciato da Agostino stesso, giungendo fino al battesimo e alla morte di s.Monica. Terminata la traccia dell’autobiografo, l’opera avrebbe dovuto utilizzare molte altre fonti e divenire più complessa e rischiosa. De Wohl invece sceglie sostanzialmente di interrompersi: infatti l’ultimo libro salta gli eventi dal 387 al 428 e riprende a ridosso della morte del santo e dei drammatici eventi dell’invasione vandalica. Si rimpiange un po’ di non avere un quadro più ampio degli anni del sacerdozio e dell’episcopato di Agostino, gli anni delle sue opere teologiche. Comunque il quadro delineato della vita politica ed ecclesiastica dell’epoca è di grande interesse. Curioso il fatto che molto è osservato con gli occhi ammirati e un po’ ingenui di Alipio, personaggio presentato in una veste così inferiore, quasi succube, rispetto al grande amico, che ci stupiamo di ritrovarlo primate di Numidia.