Rubies of the Viper, 2010
Un libro decisamente inconsueto per questa rubrica. Ha le caratteristiche del whodonit, l’ambientazione nella Roma di Claudio e poi di Nerone, la presenza di personaggi storici come Nerone stesso, Vespasiano e la sua famiglia, Otone e Poppea. Ma si tratta in realtà di un romanzo d’amore e avventure, secondo la classica definizione del romanzo ellenistico, con elementi del romanzo gotico e del romanzo d’amore tipo Delly, più un incrocio fra Via col vento e La capanna dello zio Tom. L’ambientazione antica presenta incongruenze: dal nome della protagonista, Theodosia Varro (Varro, cioè Varrone, è il cognome, i familiari sono the Varros) alla presenza di scritte arabe nell’Antiochia dell’epoca, all’avventuroso calcolo di quattrocento anni fra i diadochi e la conquista romana della Siria.
La storia. Il potente Gaio Varrone viene ucciso di notte per strada e depredato di un prezioso anello con un grosso rubino. La sorellastra, figlia di una donna greca sul cui status sociale si discuterà per tutto il romanzo, eredita un enorme patrimonio: nella villa dove viveva da bambina ritrova uno schiavo a cui era molto affezionata e ha con lui un fugace rapporto; trova anche un abile maggiordomo greco, con cui entra inizialmente in conflitto per poi diventarne amica. Resta turbata dal trattamento degli schiavi e si urta col sorvegliante che li tratta crudelmente. Nel frattempo è contesa fra vari pretendenti, fra cui Otone, il vilain della storia, e il giovane Tito. Per le losche manovre di Otone, che ha respinto, viene privata dei beni, accusata di essere una schiava come sua madre e di aver ucciso il fratello: passa tre anni nel carcere Tulliano. Aiutata dagli amici fedeli, vince la libertà in un concorso di canto presso Nerone, rischia la rovina per una rivelazione improvvisa, sfugge a tutti gli inseguitori e riesce ad andarsene per sempre con l’uomo che ha scoperto di amare.
Bisogna ammettere che il libro non è privo di meriti. Una scrittura accattivante, un colpo di scena finale, una discreta suspence. Si fa leggere.