The Ides of april, 1974/1999
Si tratta in un certo senso di una serie, intitolata The Roman Empire Sequence, formata da cinque romanzi di cui questo è il secondo. Ma dei cinque questo è l’unico mistery, mentre gli altri sono solo romanzi storici. Lo consideriamo quindi isolato. Nonostante le esplicite intenzioni, potrebbe essere un giallo per tutti. I protagonisti sono adulti o giovani, non ragazzini; l’aspetto didascalico è praticamente assente; un certo sentimentalismo da amico ritrovato nella parte finale non è neppure un caso isolato. Perché poi l’autrice abbia deciso di rinunciare, in quanto the children’s book market dried up in England (ma prima della Rowling, suppongo!) non è chiaro. E’ un libro piacevole e ben congegnato. Ambientato nel 62 d.C., parte dall’assassinio di un nobile romano, apparentemente ad opera dello schiavo addetto al suo servizio personale. Tutti gli schiavi vengono arrestati e corrono il rischio di essere uccisi. Solo un giovane segretario riesce a fuggire e cerca aiuto per scagionare i suoi compagni: lo trova in operaio cristiano con una vecchia zia svagata e curiosa, nel giovane genero della vittima e nel senatore Trasea Peto. La soluzione, pur positiva, è malinconica: si deve accettare che il/i colpevoli sfuggano e che Nerone intervenga favorevolmente grazie ad un discorso menzognero e adulatorio. Una curiosità: il misterioso the man with the brown cloak richiama l’altrettanto misterioso the man in the brown suit della Christie?