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Note + Ulisse o il viaggio interminato

by Mariapina Dragonetti

1)     Indichiamo in particolare due testi, rimandando ad essi per un’ulteriore bibliografia: E. Wust, RE XVII, Stuttgart 1937, 1905 segg. (cfr. anche Suppl. VII, 696 segg., a cura di P.v.d. Muhll) s.v. Odysseus; W.B. Stanford, The Ulysses Theme. A Study in the Adaptability of a Traditional Hero, Oxford 1954. Due precisazioni generali: i passi riportati in traduzione sono tradotti dall’autrice. La variazione della forma di nomi propri  – Odisseo/Ulisse, Vergilio/Virgilio, Calipso/Calypso – è legata all’uso dell’autore di cui si sta trattando.
2)    Al primo gruppo appartengono, ad esempio, polýmetis, polyméchanos, poikilométes, kérdea eidós, dólon átos; al secondo, polýtlas, talasíron, telémon, al terzo douríklytos, ptolíporthoskraterós. L’appellativo di Od. 1,1 polýtropos può porsi nel primo o nel secondo gruppo, a seconda che s’intenda “dal multiforme ingegno” o “dalle molte traversie”.
3)     Si veda 1,430 segg.; 2,166 segg.; 3,203 segg.; 4,338 segg.; 5,519 segg.; 10,227 segg.; 11,310 segg.; 14, 29 segg.; e le due ambascerie ad Achille nei libri 9 e 19.
4)     Si veda 3,121 segg.; 4,242 segg.; 5,12 segg.; 11,202 segg.; 14,137 segg. Inoltre l’incontro coi Feaci nei libri  6 e 7 e, in particolare, 6,180 segg.
5)     9,172 segg.; 10,185 segg.; 12,191 segg.
6)     5,171 segg.; 5,356 segg.; 13,256 segg. Vedi anche la riluttanza a svelarsi sia presso i Feaci sia ad Itaca (non sempre con motivi comprensibili, come nel caso dell’incontro con Laerte). La parola eidòs ricorre in 9,281 e in 13,296.
7)     Il passo citato è 20, 18 segg.; ma cfr. anche 10, 54.
8)     Od. 11, 543 allude alla vittoria su Aiace nella contesa per le armi di Achille: comunque Odisseo si rammarica di aver vinto, rivedendo l’ombra sdegnosa del rivale. Od. 24, 115 segg. allude alla riluttanza di Odisseo a partecipare alla guerra e al suo stratagemma per sottrarvisi.
9)     I frammenti del Ciclo sono riportati, insieme col riassunto di Proclo, nell’edizione omerica di T.W. Allen, Oxford 1946, vol. V. In particolare si vedano i fr. 2, 9, 21, 26.
10)  N. 8, 26;  fr. 275 Bowra; N. 7, 20. Cfr. Ol. 1,30 segg.; fr. 42 Bowra.
11)  In particolare il Palamede,il Filottete,l’Armorum iudicium. Per i frammenti si veda l’edizione del Nauck, Leipzig 1926 (anche per Euripide).
12)  Per la maturazione del personaggio v. in particolare i vv. 121 segg. Per i giudizi su di lui i vv. 1 segg.; 379 segg.; 955 segg.
13)  Vedi in particolare i vv. 82 e 119 segg.
14)  L’Aiace è collocabile fra il 450 e il 442; l’Antigone nel 442-441; l’Edipo Re probabilmente fra il 433 e il 410; il Filottete nel 409; l’Edipo a Colono fu rappresentato postumo nel 401. Ricordiamo che fra il 431 e il 404 si svolse la tragica guerra del Peloponneso.
15)  Le tragedie euripidee in cui appare Odisseo, o se ne parla, sono l’Ecuba, le Troiane (in trilogia col frammentario Palamede), l’Ifigenia in Tauride, l’Ifigenia in Aulide e il frammentario Filottete. Solo nel dramma sariresco Il Ciclope, che riprende l’episodio dcll’Odissea, l’imitazione omerica si estende alla raffigurazione del personaggio.
16)  In età ellenistica e grecoromana il mito viene più volte ripreso, anche se la fase creativa è sostanzialmente finita. Tralasciamo di approfondire questa fase, anche perché in genere non molto rilevante.
17)   Nel IV sec. d.C. vennero tradotte o ridotte in latino due opere greche perdute, l’Ephemeris belli Troiani, attribuita a Ditti cretese, eroe della guerra medesima, e il De excidio Troiae, attribuita a Dares frigio, pure eroe della guerra ma di parte troiana (in realtà le due opere risalivano a un paio i secoli prima). Fra i poemi medioevali il più famoso è il Roman de Troie di Benoit de Sainte Maure (XII sec.).
18)  Si veda Cic. De fin. 5,18,49; De Or. 1,44,196. Hor. Epod. 17,16; Ep. 1, 2, 17 segg.; Ep. 1,7,40. Verg. Aen. 2 passim; 3,271 seg.; 3,613 segg. Ov. Met. 13, 1 segg.; Ep. 1, 3,  33-34; 4,10,9 segg.; Trist. 1,2,9; 1,5,57 segg.; Sen. De const. sap. 2, 1; Ep.  31, 2; 56, 31; 123, 12. Uisse è personaggio anche della tragedia Troiane di Seneca, derivata dall’omonima tragedia euripidea: una lettura attenta ce lo mostra in luce meno negativa che nel modello. Sarebbe interessante esaminare anche la tragedia latina arcaica: molte coturnate di  Andronico, Nevio, Ennio, Pacuvio e Accio riprendono opere greche ispirate a episodi del mito di Ulisse. Sovente i frammenti non sono significativi: ma quando lo sono, l’immagine del personaggio conserva l’ambiguità antica, con una certa prevalenza di elementi positivi.
19)  Ov. Met. 14, 154 segg.
20)  Od. 11, 100 segg.; in particolare 134 segg. 
21)  Inf. 26, 59 segg.; 93 segg.; 109. 
22)  Cfr. Inf.  26, 141 con Purg. 1, 133. 
23)  Purg. 22, 67 segg.
24)  P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi 1964, pagg. 138 segg. 
25)  Altri esempi in Racine (Iphigénie), Metastasio (Achille in Sciro), Fénelon (Les aventures de Télemaque), Giraudoux (La guerre de Troie n’aura pas lieu).
26) L’episodio con Troilo è nell’atto V, scena II. Degli altri passi, citiamo il discorso sul buon governo (Atto I, scena I). L’interpretazione del rapporto Ulisse-Troilo in Stanford, op.cit., pag. 169 segg.
27)  Possiamo citare anche i due drammi di Calderón de la Barca, El mayor encanto amor e Los encantos de la culpa: entrambi riguardano l’episodio di Circe, abbandonata da Ulisse per tornare in patria. Il secondo, rifacimento del primo, l’interpreta in chiave allegorica, riprendendo una linea interpretativa del mito già antica, sia pagana sia del cristianesimo primitivo.
28)  C. Pavese, Dialoghi con Leucò, Einaudi 1968, pagg. 113 segg. e 125 segg.
29)  Le poesie di Pascoli citate fanno parte delle raccolte: Myricae (La felicità); Primi poemetti (Il libroLa felicità); Odi e Inni (La piccozza); Poemi conviviali (L’ultimo viaggio ma anche Anticlo Il sonno di Odisseo, in cui pure compare il personaggio; Alexandros).
30)  Maia, Laus vitae, 4, 21 segg. Sempre nell’ampio poema che occupa quasi tutto il primo libro delle Laudi D’Annunzio usa il termine “Ulisside” per designare due suoi amici che avevano dell’eroe l’ansia di conoscenza, contrapposti al “savio Ulisside”, cioè il pigro Telemaco senza ambizioni (cfr. 15, 301 segg. con 4, 190 segg.). A Ulisse, contrapposto per la sua audacia e la sua fortezza (nel mare e nella vendetta) alla debolezza passiva del cristianesimo, è dedicato anche il primo componimento della raccolta, Alle Pleiadi e i Fati: accenniamo, solo di passaggio, che il tema della vendetta è stato ripreso anche da altri autori.
31)  U. Saba, Ulisse, in Il Canzoniere, Einaudi 1948.