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P. Doherty, Domina

by Mariapina Dragonetti

2002

a cura di Giulia Regoliosi


“Domina” è Agrippina la giovane, figlia di Germanico, moglie di Claudio e madre di Nerone. La sua storia è raccontata da un personaggio d’invenzione, Parmenone, che l’accompagna per tutta la vita come confidente, segretario, amico, innamorato senza esito. Attraverso il narratore viene ripercorsa la dinastia Giulio-Claudia, dagli anni di Seiano fino alla morte di Agrippina e, nelle pagine finali, alla morte di Nerone. E’ press’a poco la stessa vicenda del romanzo di Grimal, con la differenza che il narratore è un personaggio di fiction, per cui la sua partecipazione a tutte le vicende appare immotivata e forzata, così come poco credibile la sua devozione ad Agrippina. L’assoluta negatività di tutti i personaggi e l’eccessivo gusto per l’orrido e il torbido (eccessivo anche in paragone alle fonti) rendono il romanzo ultimamente sgradevole, perfino noioso. Oltre alle forzature, alcuni errori: ad esempio più volte Antonia (minore, madre di Claudio) è definita zia, invece che nonna, di Caligola.