Murder Durnovaria, 2019
Paula Harmon è una scrittrice anglosassone di diverse serie variamente ambientate. Questo libro non è propriamente parte di una serie, è però il sequel di un altro poco precedente, Murder Britannica. Entrambi sono ambientati in Britannia, il primo in una città immaginaria, Pecunia, situata dalle parti di Cardiff nel Galles, questo nell’attuale città di Dorchester, nel sud dell’Inghilterra. Hanno le stesse due protagoniste, Lucretia, ricca vedova capricciosa e narcisista, e Tryssa, che era stata fidanzata col fratello di Lucretia morto prima delle nozze ed è vissuta in seguito facendo la levatrice e la curatrice. Nel libro che recensiamo le due donne vengono a Durnovaria, Lucretia per reclamare un’eredità lasciatale da una zia e Tryssa per visitare il fratello e la cognata. Quarant’anni prima Lucretia era stata mandata presso la zia per sposare un cugino, ma l’aveva respinto ed era tornata a casa. Tutta la vicenda si incentra su quanto avvenuto quarant’anni prima, con una carrellata di personaggi già presenti a quel tempo: l’ex fidanzato Deryn, sua sorella Eira dal carattere freddo e chiuso, il marito di lei, Max, che aspira ad una carriera politica ed ha problemi economici, l’augure Favorix a suo tempo coinvolto in uno scandalo economico col padre; inoltre il duovir Amicus, legato a tutti loro, ma che a quel tempo si trovava lontano. Proprio Amicus era particolarmente legato all’amico comune Galen, scomparso in quel lontano periodo e ritenuto colpevole di un furto: e sul ritrovamento di un cadavere che Amicus ritiene sia di Galen la vicenda si dipana, coinvolgendo due scavatori di tombe, una giovane schiava, un mendicante, un vagabondo in cerca della figlia perduta, la giovane ingenua e capricciosa figlia di Eira e Max, e altri. Nell’indagine sull’antico omicidio e su alcune morti sospette che si verificano nel frattempo, Amicus, unico magistrato della cittadina e responsabile quindi delle indagini, è aiutato da Tryssa, con cui inizierà una storia. Libro interessante, con un’ambientazione attraente, plot credibile (forse una vicenda è un po’ sopra le righe). Però stenta a partire, in quanto manca un personaggio chiave nel passaggio da un libro all’altro: a poco a poco si capisce che Lucretia, pur importante nella vicenda passata, è sostituita come centralità dalla coppia Amicus e Tryssa.