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Per scrivere in greco

by Giorgio Zangrandi

di Redazione


1. Osservazioni generali

Scrivere in greco moderno (cd. sistema monotoniko, la grafia ufficialmente in vigore da circa venti anni) non è un problema. I caratteri greci sono compresi da tempo nei principali tipi di caratteri (“fonts”) che vengono utilizzati nei programmi di scrittura e in Internet, e che generalmente vengono forniti in dotazione assieme ai sistemi operativi utilizzati nei computer. Se usate Word e, premendo prima Inserisci e poi Simbolo, osservate la mappa dei caratteri usuali (Times New Roman, Tahoma, Arial, Verdana, Courier, p.es.), vedrete che oltre ai caratteri latini, provvisti di numerosissimi segni diacritici, sono compresi anche i caratteri cirillici, ebraici, arabi, greci (le lettere dell’alfabeto e le vocali con accento acuto: quanto basta, insomma, per scrivere in neogreco).

Almeno fino a qualche tempo fa, il problema diventava un po’ più complesso quando si voleva scrivere in greco antico (sistema polytonikó: tre accenti e due spiriti, variamente combinati, più gli eventuali iota sottoscritti). Per scrivere in caratteri greci occorre infatti cercare i font adatti. Oggi sono a disposizione dello studioso diversi font di caratteri, sia per PC sia per Mac. Molti di questi si possono facilmente reperire in Internet cercando “greek fonts” o simili su un qualsiasi motore di ricerca. Il sito dell’Università di Bologna che censisce criticamente i siti che hanno attinenza con l’antichità classica (quello che gli addetti ai lavori chiamano familiarmente “il Cristofori“) rinvia a numerosi font, sia per Mac sia per Windows, molti dei quali gratuiti e altri (ormai pochi) a pagamento, che possono soddisfare tutte le esigenze e la fantasia di chi desidera scrivere in greco con gli stili più svariati.

Oggi i nuovi set di caratteri abitualmente in uso (e dati generalmente in dotazione con le ultime versioni dei principali sistemi operativi) incorporano anche le lettere greche provviste di diacritici (il cosiddetto “Greco esteso”): questo fa sì che per scrivere in greco non sia più necessario selezionare un tipo di carattere diverso, ma si possa continuare a usare il carattere abituale (Times o Arial e così via), andando alla ricerca delle lettere necessarie premendo i comandi Inserisci e poi Simbolo. Il problema fondamentale non è dunque il reperimento dei font, quanto il loro inserimento nel testo che si stava scrivendo, e soprattutto la corrispondenza tra i tasti della tastiera latina e le lettere greche man mano digitate. Infatti molti font di caratteri greci avevano una “mappatura” dei caratteri in parte diversa, cosicché poteva capitare che un testo contenente un dato carattere di greco poteva risultare illeggibile per chi avesse un altro tipo di carattere, obbligando a ricerche in rete non sempre agevole. Anche questa difficoltà sta diminuendo col diffondersi della codifica Unicode, un progetto che intende incorporare i segni di tutti gli alfabeti del mondo assegnando loro un codice unico valido per tutte le utilizzazioni elettroniche. Poiché ogni lettera (p.es. ΰ piuttosto che ᾃ) ha una sua collocazione stabile in questa gigantesca tabella e le corrisponde un codice preciso, resta allo studioso “solamente” il compito di ricordare la corrispondenza numerica (in numerazione esadecimale!) fra la lettera (provvista dei diacritici desiderati) e la tabella: p.es. 0020 per ΰ e 1F83 per ᾃ: per avere questo segno lavorando in Word occorre premere Inserisci poi Simbolo poi digitare 1F83 nella finestrella del codice esadecimale del carattere. Il tutto naturalmente risulta arduo e macchinoso quando si devono scrivere testi con lunghi passaggi di greco.

2. Il software Multikey.

Per aggirare queste difficoltà oggi sono disponibili utility nate appositamente per evitare a chi scrive in greco questa faticosa procedura e per rendere più spedito il passaggio dalla scrittura in caratteri latini alla scrittura in caratteri greci e viceversa.

Tra le varie possibilità enumerate dal Cristofori, ne segnaliamo una che ci sembra molto interessante e raccomandabile per la facilità di uso e per la praticità (per gli utenti di Windows e di MS Word). Si tratta del software “Multikey”. Ideato e disegnato da un “addetto ai lavori” (il prof. Stefan Hagel dell’Università di Vienna), Multikey permette di avere a disposizione con pochi passaggi i caratteri greci e di aggiungere i diacritici in modo molto semplice e intuitivo. Il software offre un font di caratteri arial codificato secondo le norme Unicode (cioè secondo uno standard ormai utilizzato in tutto il mondo) e alcuni file che vanno installati seguendo le istruzioni comprese nel pacchetto: in sostanza si tratta di una serie di macro utilizzabili in Word che, una volta attivate, permettono di scrivere accenti, spiriti e iota sottoscritti premettendo o aggiungendo al carattere desiderato alcuni segni indicati. Il programma è molto semplice e intuitivo, ma è opportuno leggere il manuale di istruzioni (ora disponibile anche in una versione italiana curata dalla dott. Monica L’Erario [cercarlo all’indirizzo http://www.oeaw.ac.at/kal/multikey/MultiKey_it.pdf]). Aggiungiamo che Multikey non è solo per il greco: utilizzando i font opportuni è possibile scrivere anche in ebraico, arabo, armeno, georgiano, sanscrito e così via (occorre sempre, naturalmente, che i font aggiuntivi siano mappati secondo le norme Unicode: i font vecchi e incompleti possono creare problemi!).

“Multikey” può essere prelevato gratuitamente (si tratta di software a libera disposizione del pubblico, o come si dice sinteticamente, di freeware) al seguente sito: http://www.oeaw.ac.at/kal/multikey/ (fare clic sull’indirizzo qui indicato o sull’immagine per raggiungere il sito).

3. Altri font.

Altri font che fino a qualche tempo fa erano molto diffusi sono il carattere Supergreek per Mac e Greek per PC. Quest’ultimo, molto usato dai grecisti, può essere scaricato direttamente da qui ed è necessario per la visualizzazione di alcune pagine del nostro sito.

Greek

(Per scaricare il font, fare clic sul pulsante destro del mouse e quindi Salva o Salva con nome nella directory desiderata)

4. Convertitori

Un consiglio importante che diamo a tutti i lettori che desiderano scrivere in greco: evitate qualunque font che non abbia piena compatibilità col protocollo Unicode: nel momento in cui il vostro testo passa ad altri lettori (o editori, ecc.) trovereste una serie di incertezze, sfasature, buchi, che fatichereste a sistemare, con inutile perdita di tempo.

Chi non è novizio di Internet sa quanti problemi di visualizzazione si avevano (anche nei siti più famosi e professionali) quando si tentava di vedere qualsiasi testo scritto in caratteri non latini!

Questo accadeva perché, come detto, i font nati prima dell’avvento di Unicode (Wingreek, Athena, ecc. ecc.) hanno mappature diverse (non per i segni fondamentali, che si corrispondono generalmente sempre, ma per le lettere provviste di diacritici), e spesso, quando si apre una pagina Internet che contiene font greci diversi da quello che utilizziamo normalmente, si ottengono sul video risultati assai miseri o sequele di segni incomprensibili. Ma anche questo oggi non è più un problema! Esistono varie soluzioni.

Si trovano in rete varie utilities per convertire in unicode i testi scritti coi vecchi caratteri. Un ottimo strumento per convertire i vecchi font greci in font unicode o viceversa è il Greek Transcoder creato da David-Arthur Daix. Con pochi passaggi si installa una semplice utility che viene inserita in Word e permette di convertire una pagina o una selezione di pagina da un carattere all’altro, con eventuale codifica in unicode. Si tratta di soluzioni semplici e molto intuitive per chi ha un minimo di esperienza di lavoro con Word e xcon Windows. L’utility (che a nostro parere funziona molto bene) si trova a questo indirizzo: http://www.greektranscoder.org/.

5. Visualizzare i caratteri greci in Internet

Per visualizzare correttamente in Internet i testi greci (e in genere in caratteri non latini) si devono avere avere a disposizione i font corretti (generalmente è indicato nel sito in cui si sta navigando quali sono i font da installare) e si deve tener conto delle caratteristiche dei browser che si stanno usando e delle loto modalità di decodificazione dei caratteri (utilizzare il comando Visualizza in Mozilla Firefox, Pagina e poi Codifica in Internet Explorer 7): può avvenire che non sempre tutto funzioni, o quantomeno non sempre tutto funziona subito. In ogni modo il nostro sito cerca di tener conto delle modalità di visualizzazione dei principali browser (IE ultime versioni, FirefoxChrome, Opera, ecc.).

Alcuni vecchi file contenenti passi in greco che si trovano nel nostro sito sono stati scritti con Greek2, che rispetto al carattere Greek (o Wingreek) di Microsoft offre il vantaggio di non creare nella stampa (alcune versioni di Greek contengono segni che risultano incompatibili con molte stampanti). Stiamo procedendo alla sostituzione integrale dei passaggi in Greek2 con i font più recenti (ed evitare alcuni problemi che si presentavano occasionalmente nella stampa con Printer Friendly), ma nel frattempo, per visualizzare alcuni dei file più vecchi del nostro sito potrebbe essere necessario avere a disposizione il file dei caratteri.

Il file Greek2.ttf può essere liberamente scaricato da qui.

File Greek2

(Per scaricare il file, fare doppio clic col pulsante sinistro del mouse)

6. Alcuni consigli

a. Fonts con segni diacritici

La mappatura Unicode contiene una quantità di segni dell’alfabeto latino coi diacritici più svariati e i segni dell’IPA (l’alfabeto fonetico internazionale). Per quanto ricchissima, la mappatura Unicode non soddisfa però le esigenze di tutti. Nella trascrizione abituale di testi p.es. dalla grafia indiana o armena o delle lingue semitiche s’incontrano segni con diacritci non presenti in Unicode. Abbiamo messo a punto un set di caratteri (tondo e corsivo) che supplisce alle carenze di Unicode. Tale font, che abbiamo chiamato IE Times, serve come ulteriore corredo a integrazione dei font abitualmente in uso contengono tutti i segni diacritici necessari per la traslitterazione (Times New Roman, ovviamente) non solo del greco, ma anche delle altre lingue indeuropee e semitiche. I font IE Times contengono anche segni e combinazioni di segno non reperibili in altri fonts dello stesso tipo attualmente in commercio.

I Font saranno inviati a chi ne farà richiesta dietro pagamento di € 3,00 quale simbolico contributo (l’invio avviene per e-mail).

Per visualizzare alcuni esempi di caratteri inseriti nel font clicca qui

Per richiedere i fonts IE Times clicca qui: redazione@rivistazetesis.it

b. Per manipolare file PDF

L’uso di file pdf è divenuto sempre più frequente. Questo tipo di file presenta una notevole comodità per chi usa caratteri non latini o caratteri latini provvisti di diacritici inusuali: esso permette di inviare e trasferire da un computer all’altro (che funzionano anche con sistemi operativi diversi) file con grafica complessa in maniera da garantirne la leggibilità immediata. Per trasformare un file scritti con un qualunque carattere di scritture sono a disposizione varie utility che si reperiscono facilmente in rete, molte a titolo gratuito o semigratuito (p.es. PDF Creator, PDF 995 e moltissime altre).Capita però a volte di dovere apportare modifiche a una file pdf: in questo caso sorgono però problemi, perché i file pdf per loro natura sono destinati a essere “intoccabili”. Oggi esistono vari programmi che permettono sia di apportare modifiche e di manipolare file pdf, sia di accorpare più pdf in un unico file o di inserire elementi grafici o testuali all’interno di un pdf, e così via. Alcune di queste funzioni si trovano nel pacchetto Open Office 3 (il contraltare gratuito, “open source” come dicono i tecnici, di Word di Microsoft), ma vi sono altri programmi utilissimi, che si potranno facilmente trovare interrogando un buon motore di ricerca digitando p.es. “edit pdf files” o simili.